ALPE DEVERO (VB) – Il Comitato Tutela Devero ha pubblicato la testimonianza del bresciano Giovanni Rosti (ringraziandolo “sentitamente e con affetto”), che ha un figlio affetto da SMA, sulla positività dell’accettare i propri limiti, sempre e comunque.
L’occasione del commento è data dalla “trasformazione di un sentiero in strada per permettere a tutti di percorrere la bellissima Val di Mello” che, “dopo lo sciagurato intervento, sarà per sempre meno bella, particolarmente dove l’intervento consente a tutti di arrivare”.
“Come molti di voi sapranno – aggiunge il Comitato -, anche a Devero, con la scusa di permettere ai disabili di godere il posto, si pensa di asfaltare, con un’improbabile pavimentazione ecologica di orribile colore rosa, l’anello della piana e poi chissà che altro. Sempre nella disastrosa logica di avvicinare le montagne, invece che di avvicinarsi alle montagne”.
Ecco l’opinione di Rosti:
Non scherziamo siamo seri ! Ho avuto la fortuna di scalare in Val di Mello a partire dal 1980 vivendo gli anni della scoperta e dei 100 Nuovi Mattini …… oggi ho un bambino disabile che scalerebbe l’Everest se potesse …… non può farlo, esattamente come io avrei voluto scalare il K2, ma ho dovuto riconoscere che – pur reputandomi un buon alpinista – non avevo la stoffa per fare ciò …… avevo dei limiti, era giusto riconoscerli e accettarli ….
con il mio bimbo programmiamo e ci prepariamo per le nostre grandi avventure e sappiamo di avere dei limiti, ma il nostro gioco è spostarli con tenacia, determinazione, volontà, sacrificio e allenamento! Non vogliamo che nessuno distrugga un Paradiso con la scusa di aiutarci …… vogliamo conquistarcelo da noi quel Paradiso e se non ci riusciremo, pazienza, ci avremo provato, saremo fieri di dove saremo arrivati e lavoreremo di più per migliorarci ….. un disabile sa di dover riconoscere i propri limiti, come chiunque altro! Ci sentiamo discriminati per le scuole, le università, i musei inaccessibili! Quelle sono intollerabili discriminazioni ! Perciò non si distrugga la Val di Mello e quantomeno non lo si faccia in nome di chi non lo chiede e non lo pretende ! Lasciate a ciascuno la sua piccola o grande avventura senza pietismo ….. la peggiore delle discriminazioni!