SONDRIO – Non piace all’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Sondrio la decisione di rendere rafforzata la zona gialla con la conseguente prospettiva di non lasciare lavorare i ristoranti nei loro spazi interni.
A sottolineare il malcontento per la soluzione adottata è la stessa presidente Loretta Credaro che sottolinea: “Molte attività potranno riaprire a partire dal 26 aprile, ma i nuovi provvedimenti creeranno una forte, insensata e del tutto gratuita disparità all’interno delle stesse categorie, privilegiando alcune imprese a sfavore di altre”.
A bar e ristoranti verrà consentito di aprire a pranzo e a cena, ma questa opportunità sarà inizialmente data solo a quei locali che hanno il servizio al tavolo esclusivamente all’aperto. “In provincia di Sondrio – ricorda Piero Ghisla, presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi – quasi un locale su due non ha la possibilità di svolgere la propria attività all’aperto anche per ragioni climatiche, quindi si verificherà un fortissimo disequilibrio che danneggerà ancora numerose imprese”.
Considerata la situazione difficile non si escludono manifestazioni di protesta da parte degli operatori.