DERVIO – Nella programmazione del Bilancio l’Amministrazione ha pianificato una serie di investimenti per lo sviluppo futuro del paese. La pianificazione in corso di opere pubbliche e il miglioramento dei servizi sono al centro delle programmazione finanziaria futura pensata per lo sviluppo di Dervio, sviluppo che si traduce nella realizzazione della cicloturistica tra Dervio e Corenno, nella costruzione dell’asilo nido e nuova biblioteca e molto altro.
“In quest’ottica – spiega il sindaco Stefano Cassinelli – per uscire dalla staticità che ha caratterizzato gli ultimi anni e per allinearci ai paesi vicini che hanno fatto investimenti finalizzati alla crescita dei paesi, sono necessarie risorse che questa Amministrazione ha deciso di reperire con un ritocco dell’Imu sulle seconde case dello 0,14 per cento. Va considerato che rispetto ai comuni del territorio abbiamo le tariffe più basse e questo ha chiaramente avuto un peso sul bilancio. Ad oggi l’aliquota Imu è fissata a 0,84 per cento e verrà portata allo 0,98 per cento. Contemporaneamente si stanno migliorando le verifiche sull’evasione che rappresenta un grosso problema secondo le proiezioni esistenti. La volontà di questa Amministrazione è quella di ridurre l’Imu se sarà possibile in futuro.
Una decisione non condivisa dalla minoranza di Insieme per Dervio. “Di certo l’incremento dell’Imu non riguarderà solo le seconde case – interviene Davide Vassena -: lo subiranno anche gli immobili commerciali e industriali e tutte quelle case che, pur senza avere la qualifica di abitazione principale, sono abitate da famiglie comunque residenti o vengono affittate. Nel bilancio è previstoin aumento anche l’introito dell’imposta di soggiorno, mentre le entrate dei parcheggi sono aumentate grazie all’esplosione del numero di posti blu, diventati oltre 800 su tutto il territorio e per tutto l’anno”.
“Abbiamo presentato alla Giunta diverse proposte per limitare anche solo in parte l’aumento dell’Imu – aggiunge la minoranza – e come al solito non sono state accettate. Ma una domanda sorge comunque spontanea: dove finiscono gli oltre 400mila euro ricavati dall’aumento delle entrate locali? Di certo sono tante nel bilancio le spese particolari: ad esempio quella per il portaborse del sindaco, che era già previsto l’anno scorso e che dopo il nostro intervento non era stato assunto, ma che nel bilancio 2021 viene riproposto con un diverso nome (si chiama “supporto amministrativo agli organi istituzionali”) e una spesa di 20.000 euro (dato che il bilancio entrerà in vigore solo da maggio, sono fino a 2.500 euro al mese per un impiego di 18 ore settimanali)”.
“La Giunta ha poi messo a bilancio ben 200mila euro per iniziative più o meno turistiche: 80mila per un aquapark gonfiabile da mettere alla Foppa, 39mila per un minigolf da realizzare a S. Cecilia e, oltre ai 29mila di contributo alla Pro Loco, altri 50mila per eventi non meglio specificati. Emerge così una chiara tendenza della nuova Giunta a chiedere sempre più soldi ai cittadini sotto forma di imposte e tasse per poi destinarli soprattutto a spese che appaiono molto legate all’immagine. Quando invece abbiamo proposto alla Giunta di ripristinare nel bilancio 2021 lo stanziamento di qualche centinaio di euro a progetti di solidarietà e cooperazione internazionale, la Giunta ci ha risposto che “la beneficenza si fa con fondi personali e non coi soldi dei cittadini”.