SONDRIO – Tiziano Maffezzini, presidente della Comunità Montana di Sondrio e di Uncem Lombardia, accoglie con grande entusiasmo l’arrivo del Giro d’Italia e del Giro d’Italia Under 23 in provincia di Sondrio, rimarcando l’importanza di questi eventi per non solo per le aree montane e attività turistiche in esse presenti, ma anche come ritorno alla normalità, un nuovo inizio dopo la pandemia da Covid-19.
“Il passaggio di queste due importanti competizioni ciclistiche attraverso la provincia di Sondrio è da sempre un momento di grande risalto – sottolinea Maffezzini – È un appuntamento che dà una bella spinta alle attività locali in quanto attrazione per moltissimi appassionati e, ovviamente, per gli atleti che si sfidano. Il ciclismo è uno sport di cui la Valtellina e più in generale la montagna lombarda sono grandi promotrici perché, oltre a garantire benessere in chi lo pratica, permettono di godere delle bellezze del territorio circostante”.
La ventinovesima tappa del Giro d’Italia n. 104, con partenza da Verbania e con arrivo all’Alpe Motta, nel comune di Campodolcino, vedrà la Valchiavenna protagonista in una tratta decisiva di questa importante competizione.
Il Giro d’Italia under 23 quest’anno, prevede il 9 giugno una tappa con partenza da Sondrio e arrivo Diga di Campo Moro (nel Comune di Lanzada), transitando lungo buona parte del territorio della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, da Berbenno a Teglio, e attraversando luoghi molto caratteristici come il i terrazzamenti della sponda retica e il versante orobico, offrendo quindi una cartolina di tutto il nostro magnifico territorio e del suo paesaggio.
“La due giorni valtellinese della competizione riservata alle giovani promesse del ciclismo internazionale attraverserà luoghi molto suggestivi della montagna lombarda – conclude il presidente di Uncem Lombardia – Gli appuntamenti hanno questa volta, una valenza ancor più significativa: sono infatti i primi eventi di rilevanza nazionale che la provincia di Sondrio ospita da un anno a questa parte”.
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