MESE – Tra chiusure, finte ripartenze e protocolli sanitari l’ultimo anno è stato certamente complicato per baristi e ristoratori.
La situazione è anche più drammatica per quegli esercenti che hanno le proprie attività lontane dai centri cittadini o dalle principali vie di comunicazione: per loro, infatti, molti spesso il servizio d’asporto non ha rappresentato una vera opportunità.
È il caso del bar Makondo a Mese, gestito dalle due sorelle Causin, Rebecca e Greta che, anche a causa del clima inclemente degli ultimi giorni, riaprirà i battenti da sabato 8 maggio – ovviamente solo per il servizio ai tavoli all’aperto.
“La mia principale preoccupazione – sottolinea Rebecca, 32 anni – è quella di dover richiudere e di ritrovarci nella stessa situazione negli ultimi mesi. Noi siamo fermi da ottobre e per far ripartire l’attività e ricostruire il giro di clientela servirà tempo e un ulteriore stop sarebbe dannosissimo”.
Ad affiancare Rebecca la sorella Greta, 23 anni, alla sua prima esperienza nella gestione di un bar: “Sono un po’ nervosa ma mettermi in gioco non mi spaventa. All’inizio sarà difficile ma sono convinta di potercela fare: spero di non rovesciare niente addosso ai clienti”.
Michele Broggio