MORBEGNO – I 37 campioni presentati al Concorso dell’olio extravergine valtellinese, più del doppio rispetto a due anni fa, e l’interesse riscontrato tra i produttori danno conto dell’importanza che sta assumendo l’olivicoltura in provincia di Sondrio. Alla crescita hanno contribuito la Comunità Montana Valtellina di Morbegno e la Fondazione Fojanini: la prima per aver promosso iniziative per la formazione degli operatori, la seconda per aver garantito l’assistenza tecnica. In questo percorso si è inserito il Concorso dell’olio extravergine valtellinese, giunto quest’anno alla terza edizione, che si è concluso con la cerimonia di premiazione che si è svolta questa mattina all’aperto, presso il Giardino delle biodiversità, a Morbegno, senza pubblico.
Il qualificato panel di degustazione, coordinato da Gianfranco Pontolio di Aipol, l’Associazione produttori olivicoli lombardi, attraverso le schede di valutazione ha espresso un giudizio complessivo sui 37 campioni presentati, evidenziando qualità e difetti, prima di stilare una classifica di merito per le due categorie individuate per differenti tipologie sensoriali di olio: il fruttato leggero e il fruttato medio.
Differenze legate a fattori quali la varietà coltivata, la posizione dell’oliveto, il grado di maturazione delle olive, le scelte in frantoio che hanno meritato di essere valutate separatamente. I tecnici hanno analizzato profilo olfattivo, piacevolezza, armonia, complessità e persistenza del sapore dell’olio. In un concorso aperto agli oli dell’intero territorio provinciale, presenti tra la Bassa Valtellina e Grosio, a emergere sono stati quelli prodotti a Teglio, Traona, Sondrio e Poggiridenti.
Nella categoria riservata al fruttato medio (nella foto in copertina) ha vinto Paolo Marchetti, che coltiva un oliveto a Teglio, in località Sant’Antonio, davanti a Andrea Confeggi, Sondrio, e a Giordano Giumelli, Traona. Per il fruttato leggero (nella foto sotto) l’olio migliore è stato prodotto da Marcello Baroncinia Traona, Germano Camerini, Poggiridenti, si è classificato secondo e Andrea Della Matera, Traona, terzo.
Prima della consegna degli attestati, durante la cerimonia coordinata dalla responsabile del Servizio agricoltura dell’ente comprensoriale Giulia Rapella, il presidente Emanuele Nonini e l’assessore all’Agricoltura Walter Magrin hanno espresso il ringraziamento per il lavoro svolto dagli olivicoltori che recuperano i terreni abbandonati piantando gli olivi e garantendo la manutenzione dei versanti. Sonia Mancini, presidente della Fondazione Fojanini, ha sottolineato l’importanza del concorso quale occasione di crescita del settore dal punto di vista della qualità. Gli organizzatori si augurano che il concorso e l’aspirazione di eccellere rappresentino uno stimolo per intervenire sia durante la coltivazione che al momento della raccolta con lo scopo di produrre un olio sempre più buono. Nell’immediato, l’augurio espresso da tutti i presenti questa mattina al Giardino della biodiversità è che dopo due premiazioni organizzate per pochi, nel rispetto delle regole imposte dall’emergenza covid-19, l’anno prossimo si possa tornare a un format aperto a tutti, affinché il confronto tra produttori e tecnici diventi anche un incontro e un momento utile allo scambio di informazioni.