SONDRIO – Creare una cabina di regia provinciale sul tema della sicurezza sul lavoro, impedire le modifiche al codice degli appalti e garantire il blocco dei licenziamenti fino al 30 ottobre.
Ecco le principali richieste formulate ieri mattina da Cgil, Cisl e Uil di Sondrio, che hanno manifestato con un presidio davanti alla Prefettura. Dopo la manifestazione i tre segretari generali – Guglielmo Zamboni della Cgil, Davide Fumagalli della Cisl e Vittorio Giumelli della Uil – sono stati ricevuti dal prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello, al quale hanno illustrato il Patto nazionale per la salute e per la sicurezza sul lavoro. La principale proposta delle organizzazioni sindacali è l’istituzione di una cabina di regia provinciale sul tema della salute e sicurezza sul lavoro. Una questione resa ancora più rilevante in vista dei numerosi cantieri legati alle Olimpiadi 2026.
I sindacalisti hanno ribadito anche la propria contrarietà allo sblocco dei licenziamenti a fine giugno. “È indispensabile spostare la data almeno fino alla fine di ottobre – hanno sottolineato Zamboni, Fumagalli e Giumelli – Contestualmente è fondamentale accelerare per ottenere la riforma degli ammortizzatori sociali, avviare politiche attive efficaci e dare vita a un piano di investimenti che porti occupazione di qualità”. Secondo i sindacati la situazione potrebbe diventare drammatica anche per la nostra provincia. “Lo dimostrano le ore di cassa integrazione di aprile. La media dall’inizio dell’anno si attesta a circa 2.000 lavoratori al mese full time. A questo si aggiungono i 5.725 posti di lavoro ‘non partiti’ nell’ultima stagione rispetto a quella precedente. Quasi tutti sono legati ai settori cardine dell’economia della provincia, a cominciare da quelli del commercio e del turismo”.
Lunedì prossimo, intanto, una delegazione provinciale parteciperà al presidio regionale dove le stesse istanze saranno poste alla regione per quanto di sua competenza.
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