Giro d’Italia. L’Alpe Motta è di un immenso Caruso, Bernal resta in rosa

CAMPODOLCINO – Una tappa, la Verbania-Valle Spluga-Alpe Motta, di quelle che resteranno nella Storia del Giro d’Italia. A trionfare un gigantesco Damiano Caruso che ha regalato ai tanti appassionati di ciclismo emozioni indelebili.

Gregario da una vita, il 33enne Ragusano della Bahrain-Victorious ha messo oggi la firma sull’impresa della carriera: alla discesa del San Bernardino ha attaccato, accompagnato da Bilbao, e da Bardet e Storer, fino poi a restare da solo e tagliare il traguardo della sua prima vittoria nella corsa rosa.

Dopo di lui il leader della corsa, Bernal, a 23” non senza faticare, a seguire a 35” Martinez e Bardet, Almeida a 40” e Yates a 51”.

All’arrivo le prime parole di Caruso sono per la squadra: “Chissà cosa avremmo fatto se fossimo stati al completo” e ha dedicato la vittoria al suo fidato Bilbao, “suo il 70% di questa vittoria”.