ROGOLO – “Certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano” scriverebbe Antonello Venditti se dovesse commentare l’ormai certa notizia del (ri)trasferimento del valtellinese Daniele Padelli, portiere campione d’Italia con l’Inter, alla “sua” Udinese.
Cresciuto a Rogolo, Padelli ha iniziato da bambino a difendere la porta del Delebio, prima di trasferirsi a Lecco, Como e Sampdoria. Da lì la gavetta in serie C col Pizzighettone e in B col Crotone, seguita dall’improvviso grande balzo in terra inglese, tra i prestigiosi pali di Anfield, Liverpool. Il 9 maggio 2010 l’esordio in seria A con la maglia del Bari contro l’Udinese, squadra che lo preleva nella stagione successiva. Dopo un biennio con 100 presenze a Torino, la grande occasione si chiama Inter, con la quale vince il tricolore sotto la guida di Antonio Conte.
In scadenza il prossimo 30 giugno, Padelli ha già fatto sapere cosa gli riserverà il futuro, spiegando come l’Udinese sia sempre stata nel suo destino: “L’esordio in seria A è stato contro l’Udinese, poi a Udine mi sono sposato; la prima partita con la maglia dell’Inter, di nuovo contro l’Udinese”.