Soccorso alpino. Importanti esercitazioni tecniche per gli interventi in forra

VALCHIAVENNA – I torrenti della Valchiavenna si sono rivelati ottimi per le esercitazioni delle squadre regionali di soccorso in forra del Soccorso alpino e speleologico.

In presenza di un istruttore nazionale e di un istruttore regionale da giovedì 10 a domenica 13 giugno, sette tecnici, provenienti da tutte le delegazioni della Lombardia, hanno completato il percorso previsto. Insieme con altri tecnici della squadra forre, in tutto una quindicina, hanno inoltre approfondito alcuni dettagli di carattere sanitario, come ipotermia e imbarellamento, in quanto era presente anche un medico rianimatore del Cnsas.

Il primo giorno, dedicato alla certificazione per il soccorso con l’elicottero, i partecipanti hanno operato nei pressi del torrente Pindincione, con manovre tipiche come verricelli, hovering (volo a punto fisso), sbarco e imbarco, calate e recupero di barella con manovre classiche. Il venerdì si è tenuto il corso di formazione per OSF (operatore di soccorso in forra), un secondo step tecnico in cui il soccorritore di forra del Cnsas completa il proprio percorso; in questo caso, i partecipanti hanno operato nella falesia “Sasso del drago”.

Il sabato, manovre nel Casenda basso, un torrente che permette calate di ampia verticalità, in un ambiente che si presta molto bene per testare il trasporto su barella anche in queste condizioni. La domenica, infine, i tecnici hanno affrontato la parte bassa del Bodengo 3, che ha le caratteristiche adatte per il trasporto della barella in orizzontale, con utilizzo di teleferiche smart, quelle che vengono strutturate sul luogo, su ancoraggi naturali, per alleggerire il carico.

Durante l’estate ci saranno altre esercitazioni: il soccorso in forra infatti è richiesto in particolare soprattutto nei mesi più caldi, quando aumenta il numero di persone che frequenta forre, canyon e torrenti.