CHIAVENNA – Continua a crescere il divario tra la formazione dei giovani – e con il reinserimento nel mondo del lavoro anche dei meno giovani – e i bisogni delle aziende.
La forbice tra le offerte lavorative delle imprese e la formazione è stata al centro di una serie di incontri a Chiavenna e nei giorni scorsi l’argomento è stato discusso in seno al Consiglio della Sezione di Chiavenna di Confartigianato.
“In tutti questi incontri è emersa – sottolinea il Presidente della Sezione di Chiavenna Andrea Lorenzini – la necessità di riaffermare il valore e l’importanza della formazione professionale e tecnica come scelta coerente con gli sbocchi occupazionali. La decisa ripresa post-pandemica ha fatto riemergere tali criticità mostrando l’importanza del dialogo e del continuo confronto fra il mondo scolastico e della formazione professionale da una parte e quello dell’impresa dall’altra. Un dialogo che deve fondare le proprie radici su alcuni valori comuni e condivisi come la libertà di scelta e il diritto di conoscere tutte le opportunità formative presenti e future nonché le reali possibilità occupazionali”.
In vista del prossimo anno scolastico Confartigianato, su iniziativa della Sezione di Chiavenna, ha già coinvolto con una comunicazione agli Istituti Comprensivi un primo gruppo di Scuole Secondarie di primo grado della Valchiavenna e dell’Alto Lario lecchese e comasco. L’associazione ha confermato la propria disponibilità e quella delle proprie imprese con due proposte.
“Una riguarda i giovani studenti che vivono con le loro famiglie, l’importante scelta sul percorso di studio da affrontare al termine del triennio – sottolinea Lorenzini – L’associazione in questo senso si è resa disponibile a partecipare attivamente nelle diverse azioni tese all’orientamento scolastico. Una seconda proposta è legata alla disponibilità ad intervenire con testimonianze dirette in aula e/o con visite guidate presso le imprese allo scopo di far conoscere ai giovani il tessuto economico e produttivo dei territori in cui sono nati e vivono”.