Bormio. Minivolley all’aperto con le casate di Harry Potter

BORMIO – Anche il settore Pallavolo dell’US Bormiese ha partecipato nel week end appena concluso alla prima edizione della manifestazione “Volley S3 al Parco“, promosso dalla Federazione nazionale e dedicata ai bambini che muovono i primi passi nel mondo della pallavolo, orfani ormai da due anni dei tradizionali concentramenti primaverili di minivolley e superminivolley che li impegnavano in interminabili giornate trascorse come una vera e propria festa, con pic nic sui prati e partite da mattina a sera nei campetti montati all’aperto.

Il VolleyS3 al Parco è stato proposto in tutta Italia per promuovere l’attività motoria dei giovanissimi, nella fattispecie legata alla pallavolo, in modo divertente e sano; grazie alle varie piattaforme social, tutto lo “stivale” si è trasformato in una gigantesca palestra all’aperto, con collegamenti e dirette fra i gruppi coinvolti e con la presenza di campioni nazionali, che hanno cercato di sostenere i piccoli allievi e spronarli al gioco.

A Bormio si sono ritrovati i 12 bambini che hanno svolto attività regolare da gennaio a maggio, sotto la supervisione dell’allenatore Mattia Castellazzi, che per l’occasione è stato coadiuvato dal tecnico Roberto Spechenhauser, dal presidente Mauro Antonioli e da due giovani arbitri. Proprio nello spirito giocoso dell’iniziativa, le formazioni si sono divise nelle quattro casate tratte dalla saga del maghetto Harry Potter (Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde) e a ciascuna squadra è stato assegnato un badge col simbolo della casata. Quindi, col fischio iniziale collettivo dato da Alberobello nella diretta social, sono iniziate le sfide sotto rete in un unico girone tutti-contro-tutti, con finali e finalissime e premiazione conclusiva di tutti i partecipanti.

Da ultimo, sul campo di gioco si sono schierati anche i genitori per un avvincente set sotto lo sguardo divertito dei figli; anche questo significa “essere uno sport davvero per tutti”.

“È stata un’occasione importante per questi giovani – dichiara Mattia Castellazzi – perché è servita a concretizzare il lavoro di circa quattro mesi di attività in palestra, in cui sono stati sempre presenti e attivi. Purtroppo anche quest’anno l’attività pallavolistica non è stata troppo regolare per via della nota emergenza, ma ho visto in loro tanto entusiasmo e tanta voglia di continuare”.