Quali sono i profili professionali più introvabili al momento?

Che la disoccupazione sia uno dei maggiori problemi del Paese è forse noto a tutti, Nonostante questo, ci sono imprenditori e datori di lavoro che faticano a trovare personale da assumere nelle proprie aziende.

Trovare lavoro durante una pandemia può non essere un’impresa semplice. Tuttavia, nonostante le problematiche di occupazione generate dall’emergenza sanitaria, ci sono datori di lavoro che faticano a trovare lavoratori da inserire nei propri organici.

Quello che emerge da una ricerca condotta da Unioncamere in collaborazione con Anpal (l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) è che gli imprenditori hanno difficoltà nel reperire risorse qualificate. Questo, nonostante il costante aumento di giovani in cerca di un impiego. Tale scenario, causato in parte dal profondo distaccamento generatosi tra il mondo della scuola e quello del lavoro, caratterizza principalmente le aree del Nord-Est della penisola (e, più in particolare, le provincie di Trieste, Gorizia, Vicenza, Piacenza e Reggio Emilia).

Ma dall’indagine Unioncamere-Anpal si evince anche la mancanza di candidati per posizioni in cui non sono richieste particolari qualifiche, specializzazioni o competenze. Si tratta per lo più di impieghi che i giovani italiani tendono a snobbare, e che divengono quindi quasi a esclusivo appannaggio degli stranieri.

Quali sono, dunque, le professioni più colpite da questa speciale crisi occupazionale?

La mancanza di risorse più palese si evidenzia tra gli altri per marketing specialist, addetti alle vendite, operai metalmeccanici e operai elettromeccanici.

Nelle regioni del Sud come Puglia, Sicilia e Campania si fatica invece a trovare camerieri, cuochi e autisti di mezzi di trasporto.

Le aziende che si trovano in difficoltà nel reperire nuove risorse hanno però l’opportunità di avvalersi del supporto offerto da un’agenzia specializzata. Jobtech, ad esempio, dispone di recruiter esperti in grado di affiancare le aziende nella ricerca di personale qualificato. Operando esclusivamente in digitale, i selezionatori sono in grado di ottimizzare i tempi di screening, sourcing e inserimento dei candidati in linea con le richieste del cliente.

In aggiunta, dispongono di ampi database con candidati in target per specifici settori. Commesse.it, per esempio, è il portale dedicato a coloro che cercano lavoro come addetti alle vendite e responsabili di negozio. Receptionist.it, invece, è orientato alla ricerca di addetti ai call center, customer service specialist e office manager, mentre Camerieri.it punta a trovare cuochi, baristi, camerieri e specialisti dell’hotellerie in genere.

La sfida a cui si trova di fronte il Paese, viste le premesse, è quella di aggiornare i programmi scolastici in base all’evoluzione del mercato del lavoro. E, per rimanere competitivo, dovrà farlo al più presto.