Piantedo. Aperto nuovo tratto della ciclabile, Nonini: “Turismo lento nostra vocazione”

PIANTEDO – A Piantedo un nuovo tratto di pista ciclopedonale renderà più agevoli i collegamenti tra il Sentiero Valtellina e il Sentiero del Viandante.

Realizzato dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno nell’ambito del “Programma di interventi strutturali a sostegno della mobilità ciclopedonale tra le province di Sondrio, Lecco e Como”, il progetto, del costo di 300mila euro, è stato finanziato con un contributo regionale di 270mila euro e per i restanti 30mila dal Comune di Piantedo.

I lavori sono stati ultimati nelle scorse settimane in tempo per l’inizio dell’estate. Nel pomeriggio di ieri si è svolta una breve cerimonia d’inaugurazione alla presenza del presidente della Comunità Montana di Morbegno Emanuele Nonini, del sindaco di Piantedo Fabiana Pinoli e di don Alessandro Zubiani che lo ha benedetto prima del taglio del nastro.

“Questa è un’opera importante per il mandamento ma anche per l’intera provincia – ha sottolineato Nonini – crediamo nell’importanza di migliorare la nostra rete ciclabile per sviluppare ulteriormente il turismo lento che è la nostra vocazione. Con questo tratto abbiamo realizzato il collegamento con il centro di Piantedo offrendo a chi transita l’opportunità di scoprirlo e speriamo di proseguire anche con altri paesi”.

La pista ciclabile, lunga 872 metri, parte dal Sentiero Valtellina per raggiungere il passaggio a livello della linea ferroviaria tra Colico e Morbegno, da dove, lungo la viabilità ordinaria, si arriva al Sentiero del Viandante. Il primo tratto, compreso tra la ferrovia e il campo sportivo, si sviluppa lungo la via San Martino, a lato della sede stradale, per circa 300 metri, evidenziato dal colore rosso dell’asfalto e dalla segnaletica orizzontale, e attraversa la via prima della doppia curva in prossimità del depuratore. Il secondo tronco, lungo circa 600 metri, collega il campo sportivo comunale al Sentiero Valtellina: la pista è stata realizzata su terreni coltivati a prato e nella parte iniziale comprende un percorso sopraelevato con una palafitta e un ponte in legno sul piccolo fossato, lungo 34 metri, oltre a rampe per il superamento dell’argine dell’Adda.