Turismo. Unicità ed emozioni per rilanciare il settore del mandamento

SONDRIO – Il mandamento di Sondrio punta a rilanciare la propria offerta turistica attraverso il Piano di riposizionamento e sviluppo turistico sviluppato dalla Liuc Business School su iniziativa dell’Amministrazione comunale che ha coinvolto la Comunità Montana Valtellina di Sondrio e i Comuni di Chiesa in Valmalenco e Lanzada.

Capisaldi del progetto l’avvio di un percorso per rendere il territorio un brand turistico, l’intercettazione di ambiti di domanda turistica finora inesplorati, lo sviluppo di segmenti attrattivi già oggi fruibili ma poco valorizzati, la trasformazione di una proposta ricca ma frammentata in una vera e propria offerta turistica integrata e competitiva.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato l’assessore al Turismo Michele Diasio – è quello di rappresentare le esigenze del territorio circostante, analizzando i bisogni degli operatori e di individuare un percorso di valorizzazione che faccia leva su tutte le peculiarità, affinché si possa distinguere grazie alle sue potenzialità”.

Per riuscire ad emergere bisogna essere unici e il Piano individua nel turismo trasformazionale, o emozionale, collegato alla dimensione interiore, in grado di indurre il turista alla riflessione, la via da seguire: un turismo non solo orientato al vedere e al fare, ma anche generatore di situazioni, esperienze, che diano modo al visitatore di trasformare e arricchire la propria dimensione interiore.

Un cambiamento che passa necessariamente dalla coesione del territorio. “Avevamo in mente di progettare qualcosa di nuovo per dare una visione a tutto il territorio  – ha spiegato il presidente della Comunità Montana di Sondrio Tiziano Maffezzini – e serviva un professionista esterno che mettesse in evidenza lati negativi e peculiarità per indicarci la via da seguire. Un percorso di crescita e di apertura che ci renda tutti partecipi, enti pubblici e operatori privati, per offrire al turista in tutte le stagioni esperienze diverse in grado di regalare emozioni e quindi di rimanere impresse”.

Seguendo questo approccio metodologico ad alta intensità emotiva, l’offerta turistica territoriale nei prossimi anni continuerà a puntare, innovandoli, sui filoni di attrattività ormai consolidati, l’enogastronomia, il cicloturismo, gli sport alpini, il trekking, la cultura, ma lavorerà soprattutto per sviluppare proposte innovative e originali nell’ambito di nuovi segmenti, tra i quali quelli del turismo fotografico, del team building aziendale e degli eventi motivazionali.

Tra le proposte un percorso dedicato al tema della pietra sul territorio e alle sue varie declinazioni, dal free climbing alle architetture romaniche, la realizzazione di percorsi di landscape watching sugli sci, lo street golf, la simulazione di dinamiche competitive tra aziende tra le trincee della prima guerra mondiale nel Parco delle Orobie, l’utilizzo dei percorsi ciclopedonali per attività ludiche come il geocaching, e il triathlon alla valtellinese, ovvero rafting, volo a vela e trekking, lungo un ipotetico filo rosso che lega aria, acqua e terra.