SONDRIO – Il clima “impazzito” di questa stagione estiva, che alterna caldo torrido a violenti temporali con abbondanti grandinate, preoccupa gli agricoltori della provincia di Sondrio.
“Forte acqua e grandine – sottolinea Coldiretti – si sono abbattuti ieri in provincia di Sondrio interessando in particolar modo la Valchiavenna, ma spingendosi nuovamente anche in Valtellina, dove già la scorsa settimana i chicchi di grandine avevano flagellato colture e sorpreso gli allevatori in quota con le loro mandrie, da tempo caricate sui pascoli montani”.
La grandine è l’evento più pericoloso per le campagne perché distrugge in pochi minuti il lavoro di un intero anno provocando danni irreversibili: ma anche i fulmini sono molto pericolosi (specie in montagna nel pieno della stagione d’alpeggio, dove sono un pericolo per allevatori e mandrie) senza contare i rischi di frane e smottamenti provocati dalle violente bombe d’acqua sempre più frequentemente colpiscono il territorio.
Davvero un quadro preoccupante per l’agricoltura che interessa l’intero Paese, dove una temperatura superiore di 2,18 gradi alla media storica classifica l’estate 2021 come la quarta più calda in Italia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo l’elaborazione Coldiretti su dati Isac Cnr relativi al mese di giugno 2021. La tendenza all’innalzamento della colonnina di mercurio ormai è strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.
“L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni a ha fatto perdere – conclude Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”.