SONDRIO – Se i dati relativi ai vaccinati tra settantenni, ottantenni e novantenni evidenziano percentuali superiori o appena inferiori al 90%, tra le persone più giovani si scende: 80% per chi ha un’eta compresa tra i 60 e i 69 anni, 77% 50-59, 69% 40-49, 61% 30-39. Fra i più giovani, ventenni e teenagers, per i quali le prenotazioni si erano aperte all’inizio di giugno, la percentuale di chi ha scelto di vaccinarsi si abbassa ulteriormente: solo il 58% dei ragazzi nati tra il 1992 e il 2003, il 29% di quelli più piccoli.
A Sondrio i numeri sulla copertura vaccinale sono confortanti, in linea con il resto della provincia, anche migliori rispetto ad altre zone della Lombardia, ma dopo la prova fornita da nonni e genitori tocca ora ai ragazzi dimostrare di avere a cuore la propria salute e quella degli altri, in particolare delle persone che a causa di problemi di salute non possono vaccinarsi e sono quindi esposte al rischio di contrarre il coronavirus con serie complicazioni.
“Confidiamo che chi, adulto o ragazzo, non si è ancora prenotato lo faccia presto – sottolinea il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini – le esperienze di altri Paesi e i dati diffusi a livello nazionale evidenziano come la vaccinazione funzioni eliminando il rischio di contrarre forme gravi della malattia e di dover ricorrere a cure ospedaliere. A fronte di nuovi casi di positività, causati soprattutto dalle nuove varianti, a essere ricoverate sono le persone non vaccinate: per sconfiggere definitivamente il Coronavirus serve l’impegno di tutti. Basterebbe ripensare all’estate scorsa, all’incertezza e alla paura di allora, per renderci conto della fortuna che abbiamo oggi: potersi vaccinare è un grande privilegio di cui tutti dovremmo essere consapevoli”.