SONDRIO – Sono 948 gli infortuni sul lavoro registrati in provincia di Sondrio nei primi 6 mesi del 2021, in diminuzione di 184 denunce rispetto allo stesso periodo del 2020.
Dalla comparazione dei dati del primo semestre 2021 con quelli del primo semestre 2020, si rileva che la significativa diminuzione riscontrata è sostanzialmente dovuta al netto calo delle denunce riferite all’infezione da Covid-19 contratta in costanza di lavoro che, come è noto, è riconosciuta a tutti gli effetti quale infortunio. Infatti, nel primo semestre dell’anno 2021, le denunce da Covid-19 sono 188 a fronte delle oltre 350 registrate primo semestre 2020, in pratica, circa il 50% in meno.
“Peraltro – sottolinea il referente della Cisl per la sicurezza e la salute sul lavoro per la provincia di Sondrio Michele Fedele – delle 188 denunce di infortunio da Covid-19 del primo semestre dell’anno in corso, ben 158 sono riferite ai primi tre mesi dell’anno e soltanto 30 nei mesi da aprile a giugno, con un netto e significativo calo nel mese di giugno che fa registrare addirittura una sola denuncia”.
L’analisi di detti dati, con riferimento alla sostanziale diminuzione delle denunce da Coronavirus nell’ultimo periodo del semestre, induce la sigla sindacale a considerare gli effetti benefici delle vaccinazioni che hanno coinvolto in questi mesi la gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto nel settore sanitario e assistenziale che è stato quello maggiormente colpito dall’infezione contratta sul lavoro.
“Procedendo nell’analisi delle denunce di infortunio – aggiunge Fedele – escludendo quelle determinate dal covid-19, notiamo che i numeri, riferiti al primo semestre degli anni 2020 e 2021, sono piuttosto stabili, con 760 denunce nel primo semestre 2021 e circa 780 nello stesso semestre dell’anno precedente”.
Il raffronto tra le denunce di infortunio del primo semestre dell’anno in corso – al netto di quelle da Covid-19 – e le denunce registrate nello stesso semestre dell’anno 2019 emerge la netta diminuzione di circa il 36% delle denunce di infortunio, da 1193 a 760. Tale diminuzione sembrerebbe essere determinata dal forte calo delle ore lavorative causato dalla pandemia.