SONDRIO – Molte le questioni che le sigle sindacali – Cgil, Cisl e Uil – legate al delicato tema della sanità in provincia di Sondrio intendono affrontare tramite un confronto con l’Ats Montagna e l’Asst Valtellina e Alto Lario.
Dal ripristino delle tre alte specialità – neurochirurgia, chirurgia toracica e vascolare – presso l’ospedale Morelli di Sondalo, passando per i presidi di Sondrio e Morbegno con le loro criticità, fino ad arrivare al nosocomio di Chiavenna dove dovrebbero arrivare ingenti investimenti dalla Regione per la sua messa in sicurezza e rilancio.
“A tutto ciò – sottolineano – si aggiunge il territorio che riveste, o almeno dovrebbe rivestire, un ruolo centrale con prestazioni e servizi che hanno bisogno di essere implementati e rilanciati nel segno della accessibilità e prossimità per i cittadini della nostra provincia”.
Per i sindacati la preoccupazione per il tema sanità resta alta anche in relazione alla cronica, e più volte denunciata, mancanza di personale.
“Questo – aggiungono – è diventato il presupposto per ogni intervento; se a tutti i livelli non si interviene prontamente, tutti gli intenti e le dichiarazioni della politica non potranno che essere destinati a rimanere tali. Mancano operatori a tutti i livelli: operatori socio-sanitari, ma soprattutto infermieri e medici. Ed è proprio rispetto alla carenza di personale che stiamo cercando di capire se, in merito al ripristino della situazione pre-Covid presso il Morelli di Sondalo, la Direzione strategica di Asst sarà in grado di garantire l’efficienza e i servizi che da sempre hanno contraddistinto quella realtà”.