SONDRIO – Il 75% degli studenti degli istituti comprensivi e il 52% di quelli superiori della Valtellina e della Valchiavenna si è detto soddisfatto dai risultati conseguiti tramite la didattica a distanza.
Questo, almeno, il risultato del sondaggio effettuato tra mille studenti della provincia di Sondrio appartenenti a 10 istituti – 5 comprensivi e 5 superiori – e promosso dall’Ufficio scolastico territoriale.
“Un altro dato che mostra un discostamento sostanziale tra le due fasce d’età è quello riguardante al proprio stato d’animo e, in particolare, alla percentuale che ha percepito un peggioramento dello stesso – sottolinea Mattia Maffezzini, che ha analizzato i dati raccolti – dal 35% dei ragazzi più piccoli, forse ancora abituati a convivere maggiormente in casa, al 52% dei ragazzi delle superiori, un’età critica che ha tra le prerogative il fatto di volersi svincolare dall’autorità dei genitori e di realizzare una maggiore autonomia. E, infatti, il 60% dei ragazzi degli istituti comprensivi ha espresso di stare bene in casa, mentre solo il 46% dei loro compagni più grandi ha affermato lo stesso”.
Un altro dato interessante da confrontare è quello riguardante il tempo di connessione dei ragazzi, in particolare di chi è rimasto online quotidianamente per più di 5 ore, che sale dal 24% dei ragazzi degli istituti comprensivi al 44% dei ragazzi delle superiori. “Questo dato – conclude Maffezzini – può essere spiegato dal fatto la fascia d’età più grande sentiva un maggior bisogno di contattare i propri coetanei il 60% contro il 30%”.