SONDALO – In questi giorni in provincia di Sondrio si assiste a un lieve ma costante aumento dei ricoveri per Covid-19 presso l’ospedale Morelli di Sondalo.
Oggi sono nove i posti letto occupati nell’unico reparto dedicato rimasto aperto nel primo padiglione, ma soltanto ieri erano 13. Se si eccettuano un paio di pazienti risultati positivi, ma senza sintomi riconducibili al Coronavirus, in cura per altre patologie, tutti gli altri che necessitano di cure specifiche per problematiche respiratorie gravi risultano non vaccinati. Per uno di questi pazienti, un 35enne di fuori provincia in condizioni molto serie, si è reso necessario il trasferimento nella Terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo.
A destare preoccupazione è l’evoluzione della malattia nei giovani che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino, fortunatamente una minoranza, anche in considerazione dell’impulso dato alla campagna vaccinale, ma comunque in grado di accrescere la pressione sugli ospedali. Chi, regolarmente vaccinato, è risultato positivo al Coronavirus, non ha sviluppato la malattia ed è quindi protetto, come è avvenuto ad esempio ad alcuni giovani valtellinesi rientrati dalle vacanze in queste settimane.
Tra il 10 e il 18 agosto, nelle giornate durante le quali i centri vaccinali della provincia di Sondrio sono rimasti aperti per le vaccinazioni già programmate, per prime e seconde dosi, e per l’accesso libero di ultrasessantenni, personale scolastico e utenti dai 12 ai 29 anni, sono state somministrate 1.412 prime dosi a persone che si sono presentate senza prenotazione, circa la metà dei quali, 774, della fascia di età fra i 12 e i 18 anni, di cui 646 residenti in provincia di Sondrio.
Dati importanti che evidenziano la volontà dei minorenni e dei loro genitori che si somma ai 285 vaccinati tra i 19 e i 29 anni, in netta maggioranza, 248, valtellinesi e valchiavennaschi. Gli utenti di 30 anni e oltre che si sono presentati sono 353.