SONDRIO – Nella serata di giovedì 26 agosto il viceprefetto vicario di Sondrio, Rosa Massa, ha ricevuto una delegazione che ha organizzato un presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica, la comunità internazionale ed il Governo italiano in ordine all’apertura di corridoi umanitari in favore del popolo afghano.
Al termine dell’incontro, è stato consegnato un documento di sintesi, con il quale e stato chiesto un intervento urgente sugli aspetti di maggiore interesse per la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali del popolo afghano.
A tal proposito, è stato fatto presente che la provincia di Sondrio ha già provveduto ad accogliere una famiglia di afghani ed è pronta ad ospitarne altre, recentemente trasferite nel nostro Paese con i mezzi dell’Aereonautica militare. Si tratta di cittadini ai quali occorre garantire la possibilità di riconoscere lo status di rifugiati e di essere inseriti nel circuito di accoglienza. Tra loro i collaboratori più stretti dell’apparato amministrativo afghano, precedente al ritorno dei talebani, e delle forze armate italiane, nonché i giornalisti in posizione particolarmente rischiosa nei confronti del nuovo regime.
“A tal fine – spiegano dalla Prefettura – sono state attivate le prodromiche attività per individuare idonee collocazioni nei Centri di Accoglienza Straordinaria presenti sul territorio provinciale che saranno raggiunte, una volta terminato il periodo di isolamento fiduciario, dai collaboratori afgani e dai loro familiari. Nel contempo, sono in corso sia la programmazione, sia l’acquisizione di disponibilità alloggiative aggiuntive che si renderanno necessarie in vista del probabile flusso in arrivo di ulteriori cittadini afghani, data la drammatica situazione di quel Paese”.