SONDRIO – Per una delle malattie più diffuse, il tumore alla prostata, che ogni anno colpisce 36 mila uomini in Italia, l’Asst, attraverso l’Ospedale di Sondrio, offre un servizio di eccellenza che è stato certificato dalla Fondazione Onda con l’assegnazione del “Bollino azzurro“. Un riconoscimento importante che premia l’impegno del personale e della direzione: grazie alla professionalità dei medici e alle nuove apparecchiature introdotte, gli utenti della provincia di Sondrio possono contare su un’offerta per la diagnosi e la cura di alta qualità.
Con la prima edizione di questa iniziativa, che segue quella analoga dei “Bollini rosa” per le patologie femminili, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere ha individuato i centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata. I malati beneficiano di trattamenti personalizzati e innovativi attraverso la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapia, oncologo, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda sulla base dei requisiti presentati, tra cui il numero di nuovi casi di tumore alla prostata, il team di medici, la diagnostica. Su 155 candidati 94 hanno ottenuto il riconoscimento, tra cui l’Ospedale di Sondrio. L’Asst ha aderito all’open weekend del tumore alla prostata promosso dalla Fondazione Onda dal 18 al 20 marzo, in occasione della festa del papà, e offrirà servizi gratuiti per la prevenzione e la diagnosi. Orari di apertura e modalità di adesione verranno resi noti nei prossimi giorni.
Le introduzioni più recenti hanno ulteriormente qualificato il servizio offerto dall’Ospedale di Sondrio per la diagnosi e la cura del tumore alla prostata. Dall’ottobre scorso, presso il reparto di Radiologia si effettua la risonanza magnetica multiparametrica che risulta particolarmente efficace per individuare i tumori alla prostata, per programmare la terapia più appropriata ed evitare una diagnostica invasiva qual è la biopsia se non necessaria. Il referto stilato dal medico radiologo consente all’urologo di integrare le immagini ecografie con quelle della risonanza magnetica per individuare più facilmente e con maggiore precisione il target della lesione da sottoporre a biopsia.