SONDRIO – Problemi mai risolti che si trascinano da anni, nuove emergenze evidenziate dall’aumento del traffico e dallo sviluppo urbanistico: i due accessi alla tangenziale di Sondrio, da Castione e da Montagna, presentano problematiche che l’Amministrazione comunale si è impegnata a risolvere.
I disagi per gli automobilisti, residenti e turisti, sono evidenti: la coda in uscita dalla tangenziale si forma ogni giorno nel tardo pomeriggio e si allunga ulteriormente nel fine settimana; il passaggio a livello blocca il traffico. “Ora, grazie ai contributi messi a disposizione per le infrastrutture per le Olimpiadi – spiega il sindaco Marco Scaramellini – abbiamo l’occasione di risolvere questi due nodi. La tangenziale è stata a suo tempo una scelta lungimirante ed è fondamentale per la città e la qualità della vita dei residenti ma a trent’anni dalla sua realizzazione deve essere adeguata dopo anni di colpevole inerzia in cui non si è pensato a eliminare il passaggio a livello. Per Montagna come per la rotonda alla Sassella come Amministrazione comunale abbiamo approfondito la questione con i tecnici e continueremo a confrontarci allo scopo di individuare la migliore soluzione possibile, per il territorio e per i cittadini. Questo è il nostro ruolo: la decisione finale spetta a Regione Lombardia e Anas, com’è stato per la nuova statale 38 e la tangenziale di Morbegno. Le strumentalizzazioni non andranno a vantaggio né del territorio né dei cittadini e chi si arrocca sulle proprie posizioni senza conoscere nel dettaglio i progetti non tutela l’interesse pubblico, che deve prevalere sempre e comunque”.
Dopo la visita del vice ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili Alessandro Morelli e il confronto con i tecnici di Anas, vi sono elementi per affermare che il territorio sarà tutelato e l’impatto ambientale dell’opera sarà limitato.
L’Amministrazione comunale, sin dai primi incontri, all’inizio del 2021, aveva raccomandato di tenere in debita considerazione il contesto paesaggistico e di minimizzare, per quanto possibile, il consumo di suolo e l’impatto ambientale. E ulteriori considerazioni nella medesima direzione erano state espresse negli incontri successivi. Il sindaco Scaramellini, che ha rappresentato il Comune in tutte le riunioni, più di recente, di fronte alle prime bozze di lavoro, ha chiesto ad Anas di valutare un ulteriore abbassamento della quota imposta dalla nuova rotatoria.
Le immagini dell’inserimento ambientale dell’opera hanno chiarito molti dubbi e rassicurato il Comune: “Risulta evidente – aggiunge il sindaco Scaramellini – che il sovrappasso non ostruisce la vista del santuario. Peraltro, le scelte di pianificazione del passato e le nuove edificazioni limitano lo spazio di azione a nord mentre a sud c’è la ferrovia, dunque non sono praticabili altre ipotesi. I desideri vanno bene ma poi bisogna fare i conti con la realtà e noi amministratori pubblici dobbiamo essere pragmatici”.
Le prossime settimane saranno cruciali per definire i dettagli del progetto alla Sassella, mentre in tempi successivi si entrerà nel merito dell’intervento per l’allungamento della tangenziale a Montagna, per superare il passaggio a livello. Lo spazio del confronto è ancora aperto. “Di fronte a interventi di tale importanza ritengo fondamentale il confronto con il territorio – conclude il sindaco Scaramellini – e ho chiesto ad Anas di organizzare incontri aperti alle associazioni di categoria e ai portatori di interesse. È importante che ciascuna parte fornisca il proprio contributo ma sulla base di idee e progetti sostenibili, partendo dalla situazione esistente e con l’obiettivo di realizzare le opere con i fondi stanziati ed entro i tempi stabiliti”.