SONDRIO – Sostegno al popolo ucraino ridotto allo stremo dalla guerra e disponibilità ad accogliere i profughi in arrivo: l’Amministrazione comunale di Sondrio ha inteso esprimere in modo tangibile la vicinanza e la solidarietà della città organizzando un incontro con due rappresentanti della comunità ucraina che risiede a Sondrio.
Il sindaco Marco Scaramellini e il suo vice e assessore ai Servizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta hanno accolto Anna e Antonina nella stüa di Palazzo Pretorio per sincerarsi della situazione in Ucraina e per sapere nello specifico quali sono i bisogni della popolazione. “Abbiamo voluto questo incontro per instaurare un rapporto diretto con voi – ha esordito il sindaco Scaramellini -: vogliamo aiutare il popolo ucraino e siamo a vostra disposizione con le nostre strutture per sostenere le vostre azioni”.
Anna e Antonina sono provate e preoccupate per i loro congiunti rimasti in Ucraina e per il loro Paese che si difende strenuamente contro l’invasione russa. Sono entrambe originarie della zona nord, nei pressi di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, e si stanno prodigando per organizzare gli aiuti sia mantenendo i contatti con i profughi in arrivo sia raccogliendo materiale da inviare in Ucraina. Dagli scambi diretti con parenti e amici che vivono sotto le bombe hanno saputo che servono soprattutto cibo e medicinali, perché supermercati e farmacie sono vuoti con i rifornimenti bloccati. Il vice sindaco Grillo Della Berta manterrà un contatto diretto con loro per favorire il disbrigo delle pratiche e per attivare misure a sostegno attraverso i servizi sociali. L’invio di materiale è reso complicato dalla logistica e organizzarsi in proprio è rischioso: “Per la raccolta e l’invio di aiuti servono programmazione e coordinamento per avere la certezza che arrivino a destinazione – ha spiegato -: è opportuno affidarsi agli organismi che si occupano di reperire ciò che serve”.
Nel capoluogo risiedono 165 dei 550 cittadini ucraini che vivono in provincia di Sondrio: una comunità numerosa formata da persone immigrate nel corso degli anni, tra cui molte famiglie con bambini. Alcuni di loro stanno organizzando l’arrivo di congiunti, ma non sono in grado di ospitarli in maniera stabile. Il sindaco Scaramellini ha riferito della disponibilità manifestata da alcuni cittadini che aprirebbero volentieri abitazioni di loro proprietà. La città non è rimasta sorda al grido di aiuto del popolo ucraino ed è pronta a fare la sua parte in stretta sinergia con le istituzioni e gli organismi che coordinano gli aiuti.