Pendolari. Ennesimo caos: Rogoredo torna capolinea del 6:09 da Colico

MILANO – Non c’è pace per i pendolari: da venerdì 1 aprile, il treno che parte da Colico alle 6:09, transita da Lecco alle 7:19 e arriva a Milano alle 8:07 non avrà come capolinea la stazione centrale, ma la meno trafficata “Rogoredo“. Un fulmine a ciel sereno per i tanti lavoratori e studenti che dovranno così rivedere i loro programmi per raggiungere il capoluogo lombardo.

A prendere posizione è il consigliere regionale Raffaele Straniero, che annuncia subito un’interrogazione per chiedere urgentemente spiegazioni a Regione Lombardia e all’assessorato ai Trasporti dell’ennesimo cambio di programma sulla stazione di destinazione del treno da Colico.

“Condivido l’indignazione dei cittadini del lago e della Brianza che non ne possono più di questi voltafaccia da parte di chi decide delle loro vite, della loro quotidianità – spiega Straniero –. Perché forse a Palazzo Lombardia non è chiaro che di questo stiamo parlando: se centinaia di persone che vivono in uno dei territori più densamente abitati della regione chiedono che una certa scelta non venga fatta, forse la nostra prima istituzione dovrebbe tenerne conto. E una volta per tutte”.

Il consigliere dem si era strenuamente battuto, anche con atti consiliari, affinché la scelta di spostare la stazione di arrivo da Milano Centrale, comoda per tutti, a Rogoredo, assolutamente fuori mano, fosse rivalutata e possibilmente abbandonata. “Sembrava che in Giunta fossero venuti a più miti consigli, ma in realtà, evidentemente, tutto era fermo solo per la pandemia. Adesso scopriamo che da venerdì 1 aprile l’attestazione del Colico-Lecco-Milano delle 6:09 sarà Rogoredo. I cittadini che usano quella linea ferroviaria sono in totale subbuglio. E giustamente: quante volte hanno, abbiamo spiegato i disagi che dovrebbero accettare? Parliamo di persone che si svegliano all’alba per andare al lavoro, a studiare, per muoversi sempre per motivi professionali, che hanno spesso bisogno di coincidenze veloci verso altre grandi città”, insiste Straniero.

“Presenterò già nelle prossime ore un’interrogazione per chiedere conto con esattezza di una scelta che scontenta tutti, invece che andare incontro a persone che già fanno sacrifici quotidiani e hanno continuato a farli spesso anche durante il duro periodo di emergenza sanitaria”, conclude Straniero.