TIRANO – “Competenze relazionali e gestione del conflitto interpersonale”. Questo il tema al centro dell’incontro che si è svolto all’Istituto “Pinchetti” di Tirano. Ospite della mattinata la professoressa Chiara Palazzini, Docente ordinario di Pedagogia e Psicologia di gestione del conflitto della Pontificia Università Lateranense, che ha incontrato gli studenti della scuola guidata dalla Dirigente Rossana Russo.
L’appuntamento rientra nell’ambito del progetto “La cultura rinasce (e passa in Valtellina)” promosso dalla Cooperativa Nicolò Rusca Onlus – Istituto Pio XII in collaborazione con Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio e Scuole Polo “Ic Paesi Orobici” di Sondrio e “Istituto Alberti” di Bormio grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Tanti gli spunti offerti nel corso della mattinata alla quale non ha voluto mancare nemmeno il Dirigente UST, Fabio Molinari. “Ringrazio la Dirigente Russo per la calorosa ospitalità e ringrazio la professoressa Palazzini per aver fornito ai numerosi studenti e docenti presenti delle chiavi di lettura molto preziose per una gestione più consapevole delle relazioni, presupposto fondamentale per lo sviluppo armonico di ogni persona”, ha dichiarato Molinari.
I lunghi periodi di isolamento che hanno caratterizzato gli anni della pandemia hanno ricordato a tutti quanto sia indispensabile coltivare relazioni autentiche e, con estrema semplicità e chiarezza, Palazzini ha illustrato ai ragazzi i presupposti che stanno alla base di tale ineludibile esigenza. “Ciascuno di noi ha inevitabilmente bisogno dell’altro – ha spiegato la docente –. L’altro ci serve da specchio e ci aiuta ad irrobustirci nella nostra identità personale. “Io divento persona anche grazie all’altro”. Ciò presuppone però il riconoscimento dell’alterità, dell’altro da sé”.
Ma in cosa consistono le capacità relazionali? “Potremmo definirle essenzialmente come la capacità di gestire l’incontro con l’altro in tutto il suo divenire e di gestirne eventualmente anche la fatica o la sofferenza emotiva che lo accompagna. Entrare in contatto con l’altro significa anche capire le sue richieste. La competenza relazionale è dunque la capacità di gestire l’esistenza mia e dell’altro nella sua complessità e in questo gioca un ruolo fondamentale anche la comunicazione non verbale”.
Costruire relazioni autentiche significa dunque guardare al benessere integrale della persona. “Per costruire delle relazioni è importante l’ascolto attivo, empatico, la volontà di costruire un legame significativo di reciprocità, la disponibilità alla relazione sia come accoglienza sia come progetto, la volontà di percorre un cammino con l’altro. In questo senso trasparenza, congruenza ed autenticità sono aspetti fondamentali”.
E ancora il tema della conflittualità interpersonale. “Spesso l’aggressività viene nascosta o negata ma anziché combattere i sentimenti negativi è importante imparare a gestirli. I conflitti non sono necessariamente devastanti, imparare a non evitarli e cercare soluzioni di compromesso può essere utile in tutte le relazioni. Una discussione aperta è meglio di un silenzio pieno di rancori. La parola chiave, anche in questo caso, è empatia. Quando stiamo litigando con qualcuno dobbiamo pensare che la conflittualità è un problema da gestire; è importante frenare l’impulsività prima di agire, evitare di mettersi a fare “muro contro muro”, valorizzare e rispettare le ragioni espresse dall’altro, ma anche evitare di rimproverare e impegnarsi ad adottare metodi di critica costruttiva. Siamo abituati a leggere il conflitto come un evento negativo ma è importante considerarlo anche come un’occasione di crescita, un passaggio positivo che ci aiuta a diventare persone in evoluzione”, ha concluso l’esperta.