MILANO – La giunta regionale ha approvato i criteri per l’assegnazione dei contributi di sostegno alla gestione in sicurezza degli impianti di risalita e delle piste da sci dei comprensori sciistici lombardi, per le stagioni invernali 2021-2022 e 2022-2023. “Con 2,4 milioni di euro a fondo perduto – ha sottolineato Antonio Rossi, sottosegretario a Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi – supportiamo in maniera concreta un settore fondamentale per la Lombardia che negli ultimi anni è stato colpito duramente prima dalle restrizioni legate al Covid e poi dal caro energia”.
“Questa misura, ormai diventata strutturale – evidenzia il pluricampione olimpico – nella politica di Regione Lombardia, conferma l’attenzione e la sensibilità di Regione alle richieste di aiuto che provengono dal territorio. Si tratta di risorse importanti per gli operatori del settore che produrranno effetti positivi a cascata per migliaia di famiglie che di montagna vivono. Un contributo di sostanza a un comparto nevralgico per lo sport invernale e per l’economia delle nostre montagne che, fra quattro anni, saranno protagoniste assolute in Italia e nel mondo con le Olimpiadi invernali del 2026”.
“Il bando – conclude Rossi – sarà pubblicato entro giugno. Sono previsti contributi finalizzati a garantire la sicurezza nella pratica degli sport sulla neve, per la copertura dei costi di gestione e di esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci dotate di impianti di produzione di neve programmata. Per il periodo 2021-2022 le domande potranno essere presentate dal 18 luglio al 9 settembre. Verranno erogati sino 125.000 euro per richiesta. Puntiamo a far arrivare ai beneficiari i bonifici delle prime quote entro novembre”.
“L’impegno di Regione Lombardia – spiega l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori – per gli impianti di risalita e le piste da sci è importante e costante. Con questa misura, infatti, stanziamo un contributo significativo sia per la copertura dei costi di esercizio sia per l’innevamento delle piste”. “Vogliamo aiutare concretamente gli operatori nella gestione degli impianti – continua – per rendere le nostre montagne sempre più competitive a livello turistico e per gli sport invernali”. “Ancora una volta un contributo fattivo per un comparto strategico e per il turismo invernale – conclude Sertori -, infatti gli impianti di risalita generano un volano per tutte le attività produttive annesse e connesse e moltiplicatore per tutta l’economia del territorio montano”.
Nel dettaglio, sono ammissibili a contributo regionale le spese di gestione ed esercizio per il funzionamento degli impianti di risalita e di innevamento artificiale, sostenute dal 1 novembre 2021 al 30 aprile 2022 e dal 1° novembre 2022 al 30 aprile 2023. Vi rientrano quelle sostenute per i consumi di energia elettrica, il consumo del carburante dei mezzi atti alla sistemazione e battitura delle piste, l’approvvigionamento idrico per la produzione di neve programmata, i costi connessi agli interventi di manutenzione ordinaria e messa in sicurezza degli impianti di risalita e delle piste da sci. Sono inclusi, inoltre, i costi relativi all’applicazione dei protocolli di sicurezza per prevenire la diffusione di nuovi focolai del COVID-19 (dai dispositivi di protezione individuale ai servizi di sanificazione degli ambienti).
Il contributo complessivamente assegnabile a ciascuna domanda è determinato nella misura massima del 70% delle spese ammissibili, in funzione della lunghezza delle piste da sci innevate artificialmente dal gestore, mantenute in esercizio e percorribili dagli utenti per almeno trenta giorni nel corso della stagione sciistica.
(LNews)