SONDRIO – Anche per gli studenti della provincia di Sondrio l’8 giugno si conclude l’anno scolastico 2021/2022 e, come di consueto, i ragazzi all’ultimo anno delle scuole secondarie di I e II grado si accingono ad affrontare gli Esami di Stato. Quest’anno tornano le due prove scritte che saranno seguite da un colloquio.
L’Esame per le scuole secondarie di I grado prevede due prove scritte – la prima di Italiano e la seconda di Matematica – e un colloquio nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica. Quest’anno gli studenti della secondaria di I grado che in provincia di Sondrio si apprestano a sostenere l’esame sono complessivamente 1.572 (1.554 delle scuole Statali e 18 della Paritaria) e le prove, che coinvolgeranno 77 classi terze di tutta la provincia, avranno inizio la settimana che segue la fine delle lezioni, con date diverse in base a ciascun Istituto.
L’Esame per le secondarie di II grado prevede invece una prima prova scritta di Italiano, predisposta a livello nazionale, cui seguirà il giorno successivo una seconda prova scritta sulle discipline di indirizzo e un colloquio orale che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione e proseguirà con domande di educazione civica e la presentazione delle esperienze di PCTO (alternanza scuola-lavoro). Gli studenti della secondaria di II grado che quest’anno affronteranno l’esame di Maturità sono 1.393 (di cui 521 nei Licei, 509 negli Istituti tecnici, 363 negli Istituti professionali e 27 privatisti). Le prove di maturità, che coinvolgeranno in tutto 71 classi e 36 commissioni, avranno inizio il 22 giugno.
“Dopo i due anni di pandemia gli Esami di Stato stanno progressivamente tornando alla loro forma originaria. Quest’anno abbiamo infatti la reintroduzione delle prove scritte – dichiara il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, Fabio Molinari –. Ciò deve essere visto come un ritorno alla normalità e non come un elemento di timore. Grazie al lavoro svolto e al sostegno dei propri insegnanti i ragazzi saranno sicuramente in grado di raccogliere i frutti di questi anni di studio. Auguro agli studenti e a tutti i membri delle commissioni buon lavoro”.