SONDALO – Installato il nuovo microscopio operatorio che va ulteriormente ad arricchire la sanità valtellinese. La richiesta, avanzata alle Regione Lombardia nei primi mesi del 2021, si è concretizzata nel dicembre scorso e oggi la nuova apparecchiatura è in funzione nel reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Sondalo.
Una dotazione strumentale importante, voluta dalla Direzione strategica, che qualifica ulteriormente l’offerta del Morelli nella cura dei pazienti. “Da tempo avevamo individuato questa tipologia di microscopio operatorio – sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -: la Regione ha accolto la nostra richiesta e ci ha concesso il finanziamento necessario, pari a 438 mila euro, per procedere con l’acquisto. Dotare i nostri ospedali dei migliori ausili per supportare il lavoro dei medici è il nostro primo obiettivo e in questi anni, grazie al sostegno della Regione, abbiamo introdotto numerose apparecchiature di alto livello tecnologico, in particolare negli Ospedali di Sondrio e di Sondalo”.
“L’installazione di questa nuova apparecchiatura per intervenire su patologie complesse testimonia ancora una volta la volontà dell’Asst e della Regione di investire sul Presidio ospedaliero di Sondalo – dichiara il direttore Mario Melazzini -. La Neurochirurgia del nostro ospedale, nonostante il periodo covid e post covid, svolge un’intensa attività che sta diventando sempre più attrattiva anche per i pazienti di fuori provincia sia per quanto riguarda le patologie neuro oncologiche che neurotraumatiche e spinali. Tutto ciò in perfetta sinergia con la Struttura complessa di Ortopedia e traumatologia”.
Il microscopio operatorio viene utilizzato per visualizzare il campo chirurgico e i dettagli anatomici delle strutture e consente di eseguire una vasta gamma di operazioni con la massima precisione.
Progettato per soddisfare le esigenze dei chirurghi negli interventi sui pazienti, è in grado di garantire un’alta risoluzione e una riproduzione fedele della realtà anatomica grazie al corpo ottico, che fornisce una grande profondità di campo, e a un sistema di illuminazione con un’adeguata luminosità, che consente di intervenire nelle cavità anatomiche più profonde.
L’elevata ergonomia e flessibilità permette l’utilizzo del microscopio in posizioni estreme durante le operazioni, mentre il collegamento con altri dispositivi e tecnologie, come neuronavigatore, ecografo e tomografo assiale, offre la possibilità di visualizzare le immagini in ingresso. Attraverso l’utilizzo dei dispositivi per la diagnostica intraoperatoria, come i moduli per la fluorescenza, si ottiene una maggiore profondità di visualizzazione necessaria per le più comuni applicazioni in ambito neurochirurgico come il trattamento dell’aneurisma cerebrale, gli interventi di bypass, la resezione di tumori e la chirurgia spinale.