SONDRIO – Nel corso delle cinque riunioni che si sono presso le sedi delle Comunità montane della provincia di Sondrio il prefetto Salvatore Pasquariello ha illustrato le sua proposta di stabilire l’articolazione del territorio di questa provincia in cinque Centri operativi misti.
I Centri fungeranno da strutture di collegamento con il Centro coordinamento soccorsi della Prefettura, e saranno suddivisi in considerazione della densità demografica e dell’accessibilità e della omogeneità dei rischi presenti sul territorio, al fine di ottimizzare l’organizzazione per una risposta puntuale e tempestiva nella gestione dell’emergenza.
Nel corso delle riunioni sono stati acquisiti osservazioni e suggerimenti da tutti i partecipanti, nonché i pareri dei rappresentanti degli enti e degli uffici. E ieri è stato reso noto che il prefetto ha istituito i Centri operativi misti presso le sedi delle cinque Comunità Montane di Sondrio, Morbegno, Chiavenna, Tirano e Bormio, ovvero presso altri luoghi che le stesse strutture individueranno.
“L’istituzione di questi centri ha nel momento attuale anche lo scopo di dare attuazione alle misure operative di protezione civile inerenti la definizione della catena di comando e controllo del flusso delle comunicazioni e delle procedure da attivare in relazione allo stato di emergenza determinato dal diffondersi del virus Covid-19 – si legge nella nota della Prefettura – Detti organismi non sono operativi, non ricorrendo al momento i presupposti per la loro attivazione”.