SONDRIO – Alberto De Luca, cantante ventiseienne originario di Sondrio, torna a casa con il premio del pubblico per le audizioni dello scorso 5 marzo a Musicultura 2020, il festival della canzone popolare e d’autore che si è svolto a Macerata. Le esibizioni, a causa delle misure di emergenza in vigore per contrastare il diffondersi del coronavirus, si sono svolte a porte chiuse e sono state trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’evento.
“È sempre bello ricevere questo tipo di riconoscimenti – commenta il giovane cantante – Una soddisfazione che voglio interpretare come uno sprono a fare sempre di più e sempre meglio”. Per ognuna delle serate di audizione, sono saliti sul palco 5 artisti. In palio un doppio riconoscimento. Quello offerto dallo sponsor e basato sulle preferenze espresse dal pubblico, che si è aggiudicato De Luca. E quello assegnato direttamente dalla giuria per la migliore performance della serata.
Non è il primo successo per Alberto De Luca. Nel 2017 ha partecipato alla decima edizione del Tour music fest, il festival internazionale della musica emergente, dove è stato premiato come migliore autore per il testo della sua canzone “Le Alpi”. Il premio gli è stato consegnato direttamente da Mogol. Ed è in questo momento che per il giovane cantante cominciano ad arrivare i primi colloqui con diversi produttori.
“Dal 2018 lavoro con Tony Pujia – spiega De Luca – da allora portiamo avanti un progetto ben definito che si trova in una buona fase. Anche se al momento, con l’emergenza Coronavirus in atto, si è deciso di temporeggiare ed aspettare che la situazione migliori. Chiaramente, questo potrebbe essere il momento giusto per creare qualcosa di nuovo. Bisogna cercare di sfruttare, per quanto possibile, la situazione e non rimanere fermi”.
La musica di De Luca prova a mescolare al suo interno tradizione ed innovazione. “Per offrire un prodotto – commenta il cantante – che sia diverso dal solito, ma che comunque prenda spunto dai suoni che girano in questo particolare momento storico, e creare qualcosa di nuovo”.
Giovanni Meroni