APRICA – La cittadinanza di Aprica piange per la morte di Gianfranco Plona, scomparso a causa del coronavirus nella nottata tra venerdì e sabato al Morelli di Sondalo, dove era stato ricoverato da pochi giorni a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. Franco, come tutti lo conoscevano ad Aprica, è stato un grande protagonista della vita del paese, uno dei pionieri dello sci alpino della località turistica della Media Valle.
Plona è stato un maestro di sci ma nella sua vita ha operato in maniera decisiva per la creazione della sezione del Club Alpino Italiano di Aprica e di quelle del Soccorso Alpino della località in cui è nato e cresciuto e dove ha vissuto spendendosi anche per gli altri. Inoltre, proprio quando è stato presidente del CAI locale, ha operato per la costruzione del Rifugio Valtellina, una struttura che funziona ancora alla grandissima.
Inoltre verrà ricordato anche perché è stato uno dei fautori della rinascita del Baradello, una delle tre parti insieme a Magnolta e Palabione. Molto attivo in paese anche nell’ultimo periodo, aveva partecipato attivamente alla “Luce dei Pionieri”, kermesse dedicata ai personaggi che hanno fatto la storia dello sci alpino ad Aprica. Tra i primi ricordi, quello del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Lombardia, in particolare la VII delegazione Valtellina – Valchiavenna, con la stazione di Aprica.
Coronavirus. Aprica ricorda Gianfranco Plona, pioniere dello sci
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