SONDALO – Cresce la preoccupazione per la salute di chi è impegnato, in prima linea, nella lotta al Coronaviurs. Molti gli operatori sanitari che sono risultati positivi al Covid-19. Alcuni casi, con i conseguenti ricoveri, si sarebbero registrati anche in provincia di Sondrio, come non mancano di denunciare dalle due sigle sindacali CSA ed FSI.
“È necessario – sottolineano dalle sigle sindacali – sottoporre, secondo le linee guida dell’OMS, tutti gli operatori delle strutture ospedaliere, territoriali e delle Case di riposo a controllo periodico del tampone”.
L’ordinanza n° 517 di Regione Lombardia evidenzierebbe, secondo i due sindacati, una “leggerezza estrema nel controllo dello stato di salute degli operatori in quanto l’autocertificazione non può essere oggetto che di una dispensa dal lavoro sottoscritta dal medico curante o dal medico competente”. A far sorgere ulteriori dubbi sulla validità dell’autocertificazione anche il fatto che la persone positive al Covid-19, anche se risultano asintomatiche, possono comunque diffondere il visus.
“C’è inoltre da considerare – concludono – il fondamentale ruolo svolto in prima linea dai medici di medicina generale, che sono esposti quotidianamente alla possibilità di contagio. Chiediamo che per loro siano assolutamente fatti i dovuti accertamenti periodici con il tampone”.