SONDRIO – Violazioni sporadiche, cittadini coscienziosi, operatori collaborativi e drastico calo degli ingressi in città. Un mese dopo l’inizio dell’emergenza, a tre settimane dall’entrata in vigore delle disposizioni più restrittive, i dati della Polizia Locale di Sondrio disegnano un quadro nel complesso positivo per quanto riguarda i comportamenti dei cittadini, che hanno dato prova di sensibilità e spirito di adattamento, adeguandosi perlopiù alle restrizioni imposte.
“I cittadini hanno dimostrato grande senso di responsabilità, da sindaco ne sono orgoglioso e li ringrazio – sottolinea Marco Scaramellini – Abbiamo chiesto un grande impegno, ce ne rendiamo conto: è difficile rinunciare alle proprie abitudini, a visitare gli anziani, a vedere gli amici, a godere delle bellezze del nostro territorio. Ma si tratta di sacrifici indispensabili per fermare il contagio, per proteggere noi stessi e gli altri. Non è finita, l’impegno deve proseguire ancora per qualche settimana, quindi invito tutti a rimanere a casa, a limitare le uscite a necessità reali e a rispettare la distanza di sicurezza. Sono sicuro che ce la faremo perché tutti stanno collaborando”.
In queste settimane la Polizia Locale ha organizzato posti di controllo in corrispondenza dei 12 varchi di ingresso alla città, da tutte le direzioni, secondo il piano predisposto dal questore di Sondrio Angelo Giuseppe Re: soltanto una quindicina le violazioni registrate negli ultimi dieci giorni da parte di persone trovate lontane dalle loro abitazioni in assenza di un giustificato motivo legato al lavoro o alla spesa. Gli agenti, 19 in totale, coordinati dal comandante Mauro Bradanini, hanno inoltre verificato come gli esercenti dei negozi aperti abbiano rispettato gli obblighi legati alla distanza di sicurezza, organizzando gli ingressi e gli spazi interni per evitare la vicinanza di più persone.
Con scuole, uffici e la maggior parte dei negozi chiusi è drasticamente diminuito il numero delle auto che entra a Sondrio: dalla settimana del 17 febbraio alla scorsa la diminuzione è superiore all’80%, che significa 40mila veicoli in meno al giorno, con punte del 91% la domenica. Nei giorni precedenti l’allarme covid 19, prima del 23 febbraio, da lunedì a venerdì transitavano dai 52 ai 57 mila veicoli, che scendevano a 51 mila il sabato e a quasi 38 mila la domenica. Nelle settimane successive, e in particolare in quella seguente all’8 marzo, data di entrata in vigore delle disposizioni più restrittive, si è assistito a una progressiva diminuzione per arrivare ai circa 15 mila veicoli durante i giorni feriali, novemila il sabato e 3600 domenica 22 marzo, fino a 13 mila circa nei giorni feriali, 7600 sabato e 330 domenica la settimana scorsa.
Sondrio. Droni nel cielo per trovare i “furbetti” della passeggiata