GRAVEDONA – Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus l’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona ha effettuato centinaia di tamponi, diagnosticando, ad oggi, oltre 250 casi positivi, di cui un centinaio sono stati inviati in isolamento domiciliare, mentre gli altri sono stati ricoverati.
“Ci sono purtroppo stati, come in tutti gli ospedali, anche 21 decessi – sottolinea il direttore dell’ospedale Carla Nanni – Attualmente ci sono oltre 120 pazienti Covid-19 ricoverati, di cui 10 assistiti con maschere ventilatorie meccaniche e 9 in Terapia Intensiva”.
Per poter far fronte all’emergenza il nosocomio lariano ha dovuto adeguare progressivamente la propria struttura fino al punto di stravolgere completamente l’assetto logistico. “In particolare – spiega Nanni – i dodici posti letto della Terapia Intensiva, Subintensiva e UTIC sono stati rimodulati dedicandone 9, specificamente, ai pazienti Covid-19”.
L’area del Day Surgery è stata ristrutturata e trasformata in Pronto soccorso Covid-19 organizzandola con 4 letti di osservazione, 3 dedicati a pazienti assistiti con ventilazione meccanica e uno di sub-intensiva. L’accesso a questa unità è stato separato da quello del Pronto Soccorso attraverso una tenda da campo per svolgere il triage.
La palazzina delle degenze della Riabilitazione è stata invece destinata a reparto di Medicina pazienti Covid-19, aumentando la dotazione di posti letto a circa 160 convertendo palestre e laboratori riabilitativi. La palazzina di degenze per acuti, è mantenuta prevalentemente per pazienti Non-Covid-19.
“Sono davvero orgoglioso dell’attività svolta in condizioni spesso estreme – sottolinea il sindaco di Gravedona Fiorenzo Bongiasca – Un plauso, quindi, a tutto il personale dell’ospedale Moriggia Pelascini ma anche a tutti quei cittadini che hanno dimostrato una concreta solidarietà”.
Tra questi una menzione speciale alla ditta Salice occhiali che ha messo a disposizioni mascherine chirurgiche per tutti gli abitanti di Gravedona, e alla Tessitura Del Vecchio-Fossati che ha donato 25mila euro all’ospedale di Gravedona, 25mila euro a Lariosoccorso e 50 mila euro all’ospedale S. Anna di Como.
M. B.