SONDRIO – Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio interi comparti produttivi e il settore vitivinicolo non è da meno: in Regione Lombardia, secondo l’allarme lanciato da Coldiretti, le aziende lombarde stanno subendo un crollo del fatturato pari all’80%.
A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità – le 3mila aziende regionali si rivolgono, per il 90%, ad un mercato “alto” – la necessaria chiusura forzata di alberghi, agriturismi, enoteche, bar e ristoranti avvenuta in Lombardia e in Italia. A pesare sul brusco e repentino calo del fatturato anche il mancato export, del valore di 284milioni di euro nel 2019.
La situazione lombarda riflette quella nazionale dove, secondo Coldiretti, sono a rischio crack quasi 4 cantine su 10. “Senza vendite – precisa la Coldiretti – le aziende non riescono a far fronte ai pagamenti e a finanziare il ciclo produttivo. Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili ma non bastano ed è indispensabile mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato”.