GORDONA – Venerdì sera la Parrocchia di Gordona ha organizzato una Via Crucis ristretta che ha fatto discutere su Facebook. Sulla pagina “Sei di Gordona se“, infatti, qualcuno ha criticato la decisione del parroco don Corrado.
“Ma la legge non è uguale per tutti? – ha scritto Franco Biavaschi – Non ci sono delle restrizioni? Prima il carnevale, adesso questo. Qui si sta tirando troppo la corda in barba alle restrizioni. La gente non può uscire a fare due passi e poi questo?? Non ho parole”. Gli ha fatto eco Nicola Tavasci: “Attenzione perché ognuno ha la sua di fede, se ognuno inizia a praticare liberamente la propri fede senza rispetto e senza dare il buon esempio diventa anarchia e non si salva più nessuno. Amministrazione e Chiesa dovrebbero essere i primi a dare l’esempio ed a fare rispettare i regolamenti presenti”. Pochi in realtà i commenti polemici sui social. E la risposta a questi arriva da don Corrado: “Eravamo in pochi, avevamo tutti mascherine e guanti e abbiamo rispettato le distanze. Il paese aveva bisogno di questo momento”.
Al netto delle polemiche pare giusto interrogarsi sull’opportunità di effettuare una processione in un momento di grave emergenza sanitaria nel quale ai cittadini viene chiesto di non uscire di casa, se non per motivi di reale necessità.
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