SONDALO – Quando la solidarietà corre sulla spoletta un gruppo di “sartine” di Sondalo ha pensato di mettere insieme le forze e di produrre un gran numero di mascherine per donarle a tutta la cittadinanza e, in generale, a quanti ne avessero avuto bisogno. Il tutto in maniera totalmente gratuita. Un piccolo – grande gesto che la dice lunga sulla generosità delle persone.
L’idea è nata spontaneamente da Melania, una giovane donna sondalina. “Una sera mi è venuta in mente l’idea di produrre in casa delle mascherine per poi donarle a quanti non erano riusciti a reperirle altrove. Subito ne ho parlato via WhatsApp e via FB con altre amiche “sarte” e così si è creato il gruppo che comprende una ventina di persone residenti a Sondalo e nelle frazioni ma anche a Mazzo. Ci siamo attivate immediatamente recuperando il materiale per produrre le mascherine attraverso donazioni di gente disponibilissima che ci ha fornito il cotone necessario”.
“E’ stato bello – prosegue Melania – vedere come la gente sia disponibilissima a donare, in questo momento vedi quanto le persone siano pronte a collaborare. A volte basta chiedere, la risposta è stata super positiva. La cosa più “difficile” è stata quella di reperire l’elastico necessario per fissare le mascherine alle orecchie. Ma lì ci ha pensato il Comune di Sondalo che ci ha donato 100 metri di elastico. E poi il negozio Disco Blu ci ha dato spolette di filo e altro. E così è partita questa nostra avventura, in tanti ci hanno chiesto di poterle avere e noi ci siamo date da fare producendone 2.400 e distribuendole grazie ai ragazzi della Protezione Civile. Di ordini ne sono arrivati molti. Ne abbiamo distribuite tante, anche ai vicini di casa, ora siamo ferme ma se dovessero servire siamo pronte a ripartire”.
Che tipo di mascherine producete?
“Sono in cotone, abbiamo lasciato una fessura tra i due strati dove ognuno può inserire materiale “filtrante” (fazzoletti di carta, carta forno, etc). Sono lavabili e quindi riutilizzabili. Ne abbiamo lasciate fuori dai negozi, fuori dal supermercato qui a Sondalo ma anche a Mazzo, a Grosio, a Lovero. In 5 giorni ne abbiamo prodotte 1000, tra di noi ci sono anche alcune sarte “professionali” che ne producono tantissime al giorno avendo gli strumenti adeguati. Ma tutte abbiamo fatto la nostra parte”.
Qual è la prossima idea?
“Beh, adesso vediamo come si evolve la situazione ma se si dovrà andare in giro con la mascherina, come sembra, per molto tempo potremmo pensare di produrre mascherine per i bambini. Chiederemo un materiale colorato per rendere queste mascherine più adatte ai bambini più piccoli”.
DPI. Consegnate alla Protezione Civile altre 50mila mascherine