SONDRIO – Una sessantina di Comuni capoluogo di provincia hanno sottoscritto un documento inoltrato al Governo con il quale vengono chiesti una serie di provvedimenti per rilanciare il mondo delle micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio, dell’artigianato, del turismo e dell’agricoltura.
Tra le azioni di breve periodo per una gestione immediata delle conseguenze del lockdown, richieste dai Comuni al Governo – firmatario del documento per Sondrio l’assessore alle attività produttive Francesca Canovi – figurano il ristorno completo delle mancate entrate di Tosap, Tari e tassa di soggiorno per consentire l’esonero totale dal pagamento, la riduzione o azzeramento dell’Imu per le attività produttive, contributi diretti per le spese di sanificazione, l’introduzione di semplificazioni amministrative per accelerare la nuova configurazione consentita dal distanziamento sociale.
“Comprendiamo le problematiche che affliggono le attività commerciali e artigianali e i pubblici esercizi – spiega l’assessore Canovi – Ai mancati incassi degli ultimi due mesi, si aggiungono le spese che dovranno sostenere per adeguarsi alla normativa e le incertezze legate al ritorno della clientela. Per questi motivi è doveroso intervenire con gli strumenti adeguati di cui i Comuni sono dotati soltanto in parte”.
Le amministrazioni comunali sono pronte ad assumere la gestione diretta di provvedimenti quali la concessione a titolo gratuito del suolo pubblico per bar e ristoranti, l’organizzazione di piattaforme digitali per consentire ai cittadini di conoscere tutti i servizi offerti dagli esercizi pubblici, l’individuazione di meccanismi di finanziamento per promuovere iniziative per la formazione degli operatori e la riqualificazione dei lavoratori.
“Risulta fondamentale – conclude Canovi – il sostegno del Governo che deve farsi carico di queste problematiche assicurando ai comuni le risorse necessarie per aiutare gli operatori”.