CHIAVENNA – Presso il presidio ospedaliero di Chiavenna è, da tempo, attiva una struttura di osservazione breve-intensiva organizzata in considerazione dell’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19. “Ad oggi -sottolinea Carlo Marolda, responsabile dell’impianto – nella nostra struttura sono transitati 120 pazienti, di cui 40 trasferiti presso il nosocomio di Sondalo“.
Marolda, già a capo del Pronto soccorso della Città del Mera, ha voluto spiegare quali sono le finzioni che vengono svolte all’interno della struttura dei osservazione breve-intensiva.
“Dentro l’ospedale siamo attrezzati per accogliere pazienti con sintomi o manifestazioni cliniche che possono far sospettare l’infezione virale – spiega – oltre al poterli accogliere ed inquadrare clinicamente, possono essere ammessi nel reparto (in attesa di tampone) in modo da poter affrontare le prime cure e stabilire i passi successivi, tra i quali potrebbe esserci la necessità di ricovero presso i reparti Covid della nostra azienda, a Sondalo”.
“Abbiamo avuto la possibilità di poter gestire degenti di tutte le tipologie cliniche, soprattutto quelle considerate più fragili – prosegue Marolda – A distanza di due mesi di attività incessante e continuativa, l’impressione è quella che la situazione vada migliorando. Un messaggio di speranza che lascia trasparire la serenità di un futuro positivo e di una ripresa completa, senza avere il timore di ulteriori infezioni”.
Giovanni Meroni