SONDALO – L’approvazione della mozione che impegna Regione Lombardia a mantenere l’Unità Spinale, con tutte le specializzazioni necessarie, al Morelli – mentre il piano del Politecnico puntava ad una divisione, con lo spostamento di alcuni reparti a Sondrio – il “Comitato per la difesa della Sanità di Montagna” prosegue nel suo impegno per il rilancio dei nosocomi valtellinesi.
Nel corso della prossima settimane verrà presentata, nel dettaglio, la nuova proposta elaborata dal Comitato sorto in difesa della sanità di montagna e dell’ospedale Morelli di Sondalo.
“Mi auguro – sottolinea Giuliano Pradella, tra i referenti della componente scientifica del Comitato – che nessuno torni a proporre di discutere del futuro del Morelli attorno al “Tavolo tecnico provinciale”. Nostra referente è Regione Lombardia ma abbiamo poco tempo, è necessario sbrigarsi e mantenere alta l’attenzione”.
La proposta elaborata punterebbe a ridare autonomia al Morelli e a dividere le strutture del nosocomio in due aree distinte, una dedicata alla gestione dei pazienti Covid-19 e l’altra a tutte le specializzazioni che fanno del nosocomio di Sondalo un’eccellenza sul territorio.
“L’autonomia amministrativa ed economica del Morelli – sottolinea Pradella – consentirebbe all’ospedale di svilupparsi appieno creando, tramite una fondazione, i legami necessari con altre eccellenze sanitarie e con le università, sia lombarde che nazionali. Purtroppo, negli ultimi anni, l’ospedale di Sondalo è stato visto come un “serbatoio” da cui attingere risorse e personale”.
M. B.