MILANO – Anche la segreteria regionale di + Europa entra nel dibattito legato alla ridefinizione degli accordi sulla fiscalità dei frontalieri tra Italia e Svizzera.
Nelle scorse ore è stata resa pubblica una lettera – a firma del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e del presidente uscente del Canton Ticino – nella quale si propone la modifica della tassazione per i lavoratori frontalieri e, al contempo, di dirottare il 50% dei ristorni aggiuntivi dai comuni di residenza al Pirellone.
Immediata la presa di posizione del Partito democratiche che ha definito la proposta avanzata da Fontana addirittura peggiorativa “Rispetto all’accordo raggiunto dalle diplomazie nel 2015”.
A criticare la posizione dei vertici regionali anche + Europa: “Quello che più colpisce di questa vicenda – commentano Vincenzo Giannico e Luca Perego coordinatori del gruppo + Europa Lombardia – è il fatto che la Lega, quella che grida ai quattro venti “Prima gli Italiani”, quando si è dovuta confrontare in termini concreti, perché la fiscalità è concretezza e non vuoto slogan, con un’autorità estera, ha dimostrato tutta la sua inconsistenza e ignavia, accettando supinamente le richieste della controparte in Canton Ticino”.
Frontalieri. Scontro aperto tra Lega e Pd sui ristorni dei lavoratori