Sanità. Nonini: “Dialogo e condivisione per una linea comune nell’interesse dei cittadini”

MORBEGNO – Ad intervenire sullo scottante tema della sanità in provincia di Sondrio, nella giornata di ieri, domenica 9 agosto, è stato anche il presidente della Comunità montana Valtellina di Morbegno, Emanuele Nonini.

“Ritengo che in questa fase sia necessaria una profonda riflessione da parte di tutti, affinché il dialogo e la ricerca di una posizione comune prevalgano sulle contrapposizioni che si sono create – è il pensiero di Nonini -. Un tema che va affrontato nella sua interezza, valutando il sistema ospedaliero e la rete territoriale nel loro insieme, e considerando l’intera provincia. La politica è confronto e discussione per trovare la soluzione ai problemi, questo deve essere il nostro obiettivo di amministratori pubblici eletti dai cittadini, superare questa situazione e dialogare con la Regione per garantire un alto livello qualitativo dei servizi sanitari, sostenibile nei costi e nell’organizzazione”.

Il tutto perseguendo l’obbiettivo di ottenere una sanità che sia la migliore possibile. “Da parte nostra deve prevalere l’impegno a individuare una linea comune partendo da quanto è stato già condiviso, e mi riferisco al Piano per la sanità provinciale sottoscritto da quattro mandamenti su cinque. La provincia di Sondrio, piccola e decentrata, ha saputo dimostrarsi forte e coesa quando l’interesse collettivo ha prevalso sugli interessi dei singoli mandamenti. Ci sono esempi eclatanti, la viabilità provinciale su tutti, di come alla base dei successi ottenuti vi fossero condivisione e unità d’intenti”.

L’auspicio portato avanti da Nonini è quello che vi sia un abbassamento dei toni ed una distensione dei rapporti affinche, tutti insieme, si possa trovare una soluzione che sia la migliore possibile per la sanità provinciale. “E far valere le nostre istanze in Regione dove, come è stato ampiamente dimostrato, troveremo ascolto e disponibilità ad accogliere le nostre richieste – conclude il presidente della Cm – Lo dobbiamo ai cittadini che con il voto ci hanno scelto quali loro rappresentanti. Un’assunzione di responsabilità nel valutare con coscienza pro e contro per arrivare a una decisione che ci unisca tutti”.

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