Pian di Spagna. Niente anelli per gli uccellini ma un riparo dalla caccia

SORICO – Una delle stazioni scientifiche di inanellamento più importanti del nord Italia si trova nella Riserva Naturale del Pian di Spagna.

Qui si raccolgono dati significativi e preziosi sull’avifauna che migra dal nord Europa e dai paesi caldi. Un lungo viaggio che gli esemplari compiono durante l’arco di molti mesi. La riserva rappresenta un habitat ideale per il riposo e la sosta, tra i canneti e la vegetazione rigogliosa si sentono protetti e al sicuro dai pericoli esterni.

L’attività degli inanellatori, al Centro Didattico Cascina Poncetta, consiste nella posa di specifiche reti per la cattura dolce e temporanea dei volatili, verificare le condizioni di salute (peso e misura) e inserire un anello metallico, con il codice della riserva, alla zampina degli stessi. Con il codice infatti sarà possibile risalire al percorso e al tempo impiegato per compierlo. I dati raccolti con questa procedura vengono trascritti su un registro e poi trasmessi all’Istituto Superiore per la ricerca e la protezione ambientale.

Quest’anno la pandemia ha impedito l’inanellamento dell’avifauna in quanto non è stato possibile ospitare il personale per le procedure di inanellamento. Rimane la possibilità, per tutti gli uccelli che sorvolano la zona, di usufruire di un riparo sicuro in vista dell’imminente apertura della stagione della caccia.

I. B.