SONDALO – La situazione nel reparto Covid-19 del Morelli è in progressivo peggioramento: oggi i ricoverati sono 20, nessuno si trova in rianimazione ma tre hanno bisogno della terapia semi intensiva.
Dopo che per la prima parte della scorsa settimana si erano registrati due ricoveri al giorno, venerdì si è arrivati a cinque, altri due sabato, nessuno tra domenica e lunedì, mentre due uomini sono stati dimessi tra ieri e oggi. Ad alcuni mesi dall’ultimo decesso, questa mattina è morta una donna. Il progressivo aumento dei malati è ormai un dato acquisito e tutto lascia supporre che proseguirà.
L’età varia dai 29 ai 90 anni e oltre, i pazienti provengono perlopiù dalla Bassa e dalla Media valle, dal territorio o dalle case di riposo, alcuni di loro necessitano di una respirazione non invasiva. A parte i pochi nei quali la malattia ha un esordio esplosivo, i pazienti giungono in ospedale dopo alcuni giorni di febbre alta.
“Il consiglio è di non sottovalutare i sintomi – spiega la dottoressa Chiara Rebucci, responsabile del reparto Covid-19 – in presenza di febbre elevata per giorni, difficoltà respiratoria, dolore toracico e tosse è opportuno chiamare il medico di base. L’intervento tempestivo è fondamentale nel caso di un virus che non ha minimamente perso potenza rispetto alla primavera scorsa: dove ci sono focolai l’infettività è elevata perciò è necessario adottare con rigore le misure di sicurezza”.
Per quanto riguarda i tamponi, è salito a quasi 16mila il numero di quelli effettuati dal personale dell’Asst dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Con la riapertura delle scuole si è passati da circa 50 a quasi 200 tamponi al giorno, che comprendono sia le urgenze che i controlli successivi.