Castagne. In provincia una buona annata per qualità e quantità

SONDRIO – Buone pezzature e un “tappeto di ricci” che ricopre i castagneti nei boschi del comprensorio: nei boschi di Valtellina e Valchiavenna la stagione delle castagne è lanciata in avanti, grazie anche al clima delle scorse settimane che ha favorito la maturazione con leggero anticipo: e così, anche in provincia di Sondrio il bosco offre buona soddisfazione ai raccoglitori, archiviando al passato il ricordo degli “anni bui” del cinipide galligeno, il fitofago che aveva decimato, per anni, la produzione delle castagne.

La produzione nazionale in crescita e di qualità, superiore ai 35 milioni di chilogrammi, e anche il territorio della nostra provincia vede buone performance nei boschi: un ritorno atteso dopo che in alcune zone era stata rischiata addirittura l’estinzione per la presenza del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi lungo la Penisola provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Contro questa minaccia è stata avviata con successo una capillare guerra biologica con la diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale.

Un progressivo ritorno al passato anche se siamo ancora lontani dai fasti produttivi di un passato ormai lontano: basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni.

“L’abbassamento delle temperature – sottolinea Coldiretti Sondrio – sta favorendo un aumento dei consumi da parte delle famiglie italiane, anche se pesano le limitazioni poste alle tante sagre e eventi locali che si svolgono in questo periodo e che sono state frenate dall’emergenza Covid”.
Attenzione, però, al rischio di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, considerato che le importazioni nel 2019 sono risultate pari a ben 32,8 milioni di chili, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori.

Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità. “In particolare, è un’ottima soluzione frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità, oppure rivolgersi alle imprese agricole – commenta Silvia Marchesini, presidente di Coldiretti Sondrio – Ovviamente, i boschi delle nostre valli si prestano anche a riscoprire il gusto di partecipare alla raccolta delle castagne: importante è farlo sempre in sicurezza, senza avventurarsi su sentieri pericolosi o scoscesi”.