Radon. Bonificato il Saraceno Romegialli, Maffezzini: “Tema va affrontato con serietà”

MORBEGNO – L’offensiva contro il radon, gas radioattivo naturale che si forma nel terreno per il decadimento dell’uranio presente nelle rocce, prosegue in provincia di Sondrio. Si è conclusa da qualche giorno la bonifica da questo nemico silenzioso – la seconda causa di tumori ai polmoni, dopo il fumo di sigaretta – presso l’istituto Saraceno Romegialli di Morbegno dove è stato realizzato un impianto di aspirazione, attivo 24 ore su 24, che provvederà ad espellere il gas, nocivo in ambienti chiusi, all’aria aperta. La Provincia di Sondrio, attraverso il responsabile degli edifici pubblici, Tiziano Maffezzini, ha incaricato i bio architetti Matteo Dell’Oca e Andrea Fascendini di portare avanti queste operazioni.

“Il progetto didattico – spiega Matteo Dell’Oca dell’azienda No Radon srls – è di completamento al primo seminario che si è tenuto presso l’istituto il 3 maggio 2019, con titolo ‘Conoscere il gas Radon rischio per la salute pubblica’. Il progetto è stato messo in atto grazie all’impegno del dirigente scolastico del Saraceno Romegialli, Antonino Costa, e dai suoi vice, Michele Barni e, dopo, Raffaela Rossi. Successivamente è stato programmato un altro seminario con sopralluogo nel cantiere insieme agli studenti. Per far conoscere loro le modalità di intervento per la bonifica del gas”.

Negli ambienti chiusi, soprattutto quelli a contatto con il terreno, il radon può concentrarsi. Senza l’adeguato ricambio d’aria potrebbe raggiungere livelli anche molto elevati. I seminterrati e i locali al pianterreno sono particolarmente interessati dal fenomeno. “Il tema va affrontato con la dovuta serietà – afferma Maffezzini – è importante dar corso a questo tipo di interventi per eliminare questo problema alla radice”.

La lotta contro il gas radioattivo in provincia di Sondrio non si ferma però qui. “Purtroppo il nostro territorio è uno di quelli con più alto tasso di concentrazione da radon – continua Dell’Oca – Nell’ultimo anno abbiamo potuto effettuare misurazioni in sei diversi edifici scolastici della provincia, in tre dei quali siamo poi intervenuti con le operazioni di bonifica. Nel prossimo futuro partiremo con le bonifiche presso il Lena Perpenti a Sondrio e, successivamente, con l’Alberti di Bormio”.