NOVATE MEZZOLA – Le indagini sono state complete, ma inconcludenti, inutile andare a processo in queste condizioni.
È questo, in sostanza, il parere del giudice Antonio De Rosa, che il mese scorso ha negato il rinvio a giudizio per 13 imputati nel processo riguardante l’ex Falck di Novate Mezzola, tutti prosciolti perché il fatto non sussiste.
Molto tecniche le motivazioni depositate la settimana scorsa, dalle quali si evince, comunque, che “I valori del cromo esavalente indicati dal decreto del dirigente dell’unità organizzativa (Dduo) del 19 luglio 2004, risultano superati, e di poco, in un solo pozzo piezometrico, che peraltro non fu neppure interessato dalla campagna di monitoraggio del dicembre 2014 e che, per di più, non era stato installato in modo da fornire un risultato attendibile del livello della contaminazione della falda acquifera. Nel sottosuolo dello stabilimento, infine, è presente cromo esavalente in quantità di gran lunga inferiori a quella necessaria per considerarlo rifiuto pericoloso”.
Una conclusione che, ne siamo certi, non soddisferà il Comitato salute ambiente e valli, che non tarderà a far sentire la propria voce.