SONDALO – Non è piaciuta al “comitato a Difesa della Sanità di Montagna” la posizione assunta dalle quattro Comunità Montante – tutte ad esclusione di quella di Bormio – in merito alla diatriba Morelli-Olimpiadi.
Gli organi comprensoriali, infatti, hanno fortemente criticato i sei sindaci dell’Alta Valtellina che hanno deciso di non partecipare, come forma di protesta a favore dell’ospedale Morelli, ad un incontro con Regione Lombardia a tema Olimpiadi.
“Le motivazioni che hanno portato a tale scelta sono note – ricordano gli attivisti – la giunta regionale si era dimostrata ampiamente incapace di gestire le risorse del territorio, in particolar modo con riguardo al Morelli, lasciando il territorio dell’Alta Valle completamente sguarnito di un ospedale funzionante, ed il resto della provincia al collasso, durante questa seconda ondata di pandemia”.
I giochi olimpici, come fanno notare dall’Alta Valtellina, si svolgeranno comunque, indipendentemente dalle azioni degli amministratori locali. La scelta degli amministratori, secondo il comitato, sarebbe stata dettata dalla condotta opaca e non lineare tenuta dai vertici regionali sulla questione Morelli.
“Un’azione, quella dei Sindaci dell’Alta Valle, che ha raccolto il pieno ed incondizionato appoggio della cittadinanza: non solo del proprio territorio, ma di tutta la provincia – aggiungono – Il vero divario che esiste oggi è fra i cittadini e le istituzioni che li rappresentano”.
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